Fuori luogo

Ogni tanto, ultimamente anche più spesso del solito, mi sento fuori luogo, come fossi incapace di seguire il ritmo del mondo che mi circonda, paragonabile ad una macchina ferma alla linea di partenza che viene immediatamente sorpassata da tutte le altre in griglia.

Mi sento incapace di raggiungere gli obbiettivi che mi pongo, o anche peggio, che gli altri mi pongono, alle volte per semplice pigrizia, altre per la poca costanza che mi contraddistingue e altre ancora proprio perché non ne sono in grado.

Il risultato è che spesso chi punta su di me rimane deluso, certo non sempre, ma la maggior parte delle volte mi rivelo una scommessa persa e non mantengo i risultati sperati.

Ho anche tentato di dare una spiegazione all’infinita serie di feedback mediocri che sto ottenendo nell’ultimo periodo e l’unica conclusione che sono riuscito a trarre è stata la mia totale mancanza di lungimiranza, l’incapacità di organizzarmi per trovare un ritmo o un equilibro tra hobby ed obblighi.

Quando infatti sembro avvicinarmi a quel tanto agognato equilibrio e mi predispongo alla partenza in questa maledetta gara, finisco sempre per sbagliare ad inserire la marcia, tornare in folle e dover ricominciare tutto da capo.

Tutto si muove più veloce di me, tutti sanno cosa faranno da grandi mentre io sono allo stesso bivio da qualche anno, tutti ottengono grandi risultati sportivi mentre io non riesco a trovare la costanza per raggiungerli, a scuola barcollo sempre finendo come al solito a maggio con l’acqua alla gola, eppure ancora non capisco come cazzo bilanciare tutto.

C’è qualche trucco di cui nessuno mi ha parlato? Sicuramente qualcosa che non afferro dev’esserci perché, anche solamente guardando le persone a me più vicine, sembrano tutti aver capito il gioco e riuscire ad alternare meravigliosamente sport, amici, hobby, scuola/lavoro e famiglia. (e guardandoli non sembrano proprio un gruppo di fisici nucleari con tre lauree a testa).

Ho avuto, almeno fino ad ora, una bella botta di culo, fortunatamente infatti resto uno di quelli che quando ha delle paure o delle paranoie, invece di affrontarle, le salta a piedi pari.

Questo metodo, ormai colonna portante della mia vita, è piuttosto comodo per vivere tranquilli, il problema a cui però forse non avevo pensato a sufficienza è che troppo a lungo potrei aver confuso il vivere tranquilli con il vivere felici.

E’ possibile che questo problema, a differenza di tutti quelli scomparsi con il passare del tempo, vada affrontato faccia a faccia, forse anche compiendo uno sforzo emotivo, ammettendo per altro che ciò non rientri proprio nelle mie zone di competenza.

Vi farò sapere come andrà, seguitemi per altre ricette.

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