Concretezza

Siamo nel ventunesimo secolo, l’era dei social, l’era delle storie su insta, l’era del Netflix and Chill, l’era delle lotte sociali e dei cambiamenti.

Siamo in un periodo di stallo, probabilmente sull’orlo di un collasso globale che vedrà coinvolti noi ed i nostri figli e ci costringerà ad evolverci o a perire tra le fiamme del consumismo, (io compreso dato che sto scrivendo l’articolo da un macbook).

S.O.S. Terra - Partita Tripla

Ma in quest’era di stallo chi ha il coraggio di fare qualcosa? Chi ha il coraggio di fare la differenza e combattere per quello in cui crede? Chi vuole alzarsi e cambiare il mondo? Beh la risposta, che posso trarre dalla mia breve esperienza da adolescente, è un po’ triste: ASSOLUTAMENTE NESSUNO.

Io stesso sono uno dei tanti Italiani viziati, che vivono in una delle società occidentali più ricche del mondo e non fa nulla per cambiare tutto ciò perché, diciamocelo, quanto è bello crogiolarsi nell’ozio…

Fare qualcosa sarebbe facile, ma richiederebbe uno sforzo verso il prossimo, che pur se minimo, non ci sembra necessario; non vale la pena muoversi se non per fare dl bene a noi stessi, solo ed unicamente a noi stessi.

Pensiamoci un attimo, cosa conta davvero: fare qualcosa oppure fare vedere che si sta facendo qualcosa? Beh mi sembra evidente sia la seconda, non ci importa di fare del bene al prossimo, ma di fare vedere che lo stiamo facendo, per ergerci a paladini di qualcosa e guadagnare popolarità.

Faccio un esempio semplice, per rimproverare anche me stesso: i “Fridays for future”, che belli, non ne ho perso uno! Un branco di scimmie adolescenti che girano per il centro, urlando slogan che già non venivano ascoltati minimamente trent’anni fa, quando a pronunciarli erano hippies di quaranta che giravano sui furgoncini della volkswagen.

Fridays For Future - Rovigo - Home | Facebook

Ora, immaginiamo per un secondo che io e quei mille ragazzi, invece di vagabondare per la città bloccando il traffico e sporcando le strade, ci fossimo divisi in gruppi e avessimo pulito gli argini dei fiumi dalla plastica. Quello si che avrebbe avuto un impatto ambientale utile; ma allo stesso tempo ci avrebbe costretto a rinunciare al cornetto preso al bar e al kebab a metà mattina, che effettivamente è afrodisiaco.

Il nostro mondo è in costante declino, la nostra società è ancora basata sull’odio nei confronti delle minoranze, lo stato italiano ha più debiti di un divorziato alcolizzato quarantenne, che soffre di ludopatia e vive nello scantinato dei suoi genitori, ma ci va bene.

Va bene a me, va bene a voi e va bene a quasi tutti, perché nel mezzo di questo declino generale nessuno ha intenzione di fare nulla; se non lamentarsi di quanto tutto ciò faccia schifo con un penoso articolo su WordPress.

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